La zuppa fiorentina che si mangia con la forchetta
Che i toscani siano un popolo decisamente particolare e variopinto non è sicuramente una novità. E lo si capisce anche dalle abitudini gastronomiche, stravaganti quanto il popolo toscano. Prendiamo la pappa al pomodoro ad esempio, si tratta di una semplice zuppa ma, a differenza di qualsiasi altra minestra, i fiorentini la mangiano con la forchetta e non con il cucchiaio.
Piatto povero per eccellenza, perchè preparato appositamente con il pane raffermo (ovvero secco), la pappa al pomodoro fa parte della tradizione gastronomica italiana fin dai primi anni del secolo scorso e, col tempo, è diventata un vero e proprio baluardo culinario. Sono molti, infatti, i cuochi che hanno ripreso la ricetta modificandola di volta in volta in modo diverso e riportando in auge, così, un piatto storico della nostra tradizione contadina.
Nonostante nei ristoranti la si trovi tutto l’anno va ricordato che la pappa al pomodoro è un piatto prettamente estivo, dal momento che è in questa stagione che si hanno i pomodori migliori. Inoltre, anche se esistono chiaramente diverse versioni di questo piatto, noi oggi vedremo la ricetta tradizionale, quella che usa pane sciocco e raffermo, così da assaporarne lo storico gusto come avrebbero fatto i nostri nonni e antenati.
Ingredienti
300 gr / Pane toscano (sciocco) raffermo
900 gr / Pomodoro sammarzano (o polpa di pomodoro)
1 lt / Brodo vegetale
3 / Spicchi d’aglio
1 / Ciuffo di basilico
q.b. / Sale fino
q.b. / Pepe nero
q.b. / Olio evo
q.b. / Peperoncino
q.b. / zucchero
Procedimento
- Per prima preparate il brodo vegetale che dovrà essere pronto più tardi, verso metà cottura del piatto. Poi passate al pane, se raffermo potete già cospargetelo con l’aglio, altrimenti prima accendete il forno, poi tagliate il pane toscano a fette, arrostitelo, e solo dopo sfregatelo con uno spicchio d’aglio.
- Adesso prendete una padella grande e mettetela sul fuoco con due spicchi d’aglio schiacciati, il peperoncino e l’olio extravergine di oliva. Fate rosolare e poi aggiungete i pomodori sammarzano precedentemente lavati e tagliati a cubetti di circa 1,5 cm (se non avete i pomodori potete usare la polpa).
- A questo punto aggiustate di sale e pepe, poi coprite con coperchio e lasciate cuocere a fuoco dolce per circa 20 minuti avendo cura di amalgamare il composto di tanto intanto aiutandovi con un mestolo affinché non si attacchi.
- Trascorso il tempo unite il pane agliato, mescolate a dovere, poi unite il brodo vegetale e una spolverata di zucchero per equilibrare l’acidità del pomodoro. Quindi coprite nuovamente con il coperchio e lasciate cuocere sempre a fuoco dolce per almeno altri 20 minuti.
- Mescolate di tanto intanto finché il brodo non si sarà asciugato del tutto e il pane non si sarà spezzettato in tanti piccoli pezzi diventando quasi una “pappa”, appunto. Guarnite con basilico, olio extravergine di oliva, e una spolverata di pepe nero e la pappa al pomodoro è pronta. Servire calda o fredda a piacimento. Buon appetito!
Lo sapevi che..
La pappa al pomodoro è un piatto talmente famoso che gli è stata anche dedicata una canzone. Nel 1965, infatti, Rita Pavone cantava “Viva la pappa al pomodoro”, brano che ha reso questa zuppa popolare non soltanto nel Bel Paese ma in tutto il Mondo.
Non finisce qui però, perché la canzone di Rita Pavone non è certo il primo tributo mai fatto a questo primo piatto così succulento, la prima citazione risale infatti a ben 50 anni prima quando, nel 1907 lo scrittore fiorentino Vamba (pseudonimo di Luigi Bertelli) pubblicò il famosissimo “Giornalino di Gian Burrasca” al cui interno decantava le glorie del piatto toscano.